Creazioni
d’altri tempi, preziose per quello che i suoi componenti rappresentano,
ma anche per l’originalità di ogni pezzo. Tutto creato dalle
sapienti mani e dall’eclettica creatività di Gaia Petrizzi (nella foto),
fondatrice del marchio Tupi Tupi. Moda e Style
l’ha incontrata in occasione del suo press day milanese e, oltre ad
ammirare i suoi pezzi unici, le ha rivolto alcune domande. Qui di
seguito vi proponiamo l’intervista integrale.
Quali sono le tue passioni?
Il vintage ad esempio… Le mie passioni si ramificano
nel passato. Attingono dai tempi che furono, dai ricordi, dalla
polvere. Amo collezionare oggetti dimenticati, ritrovati. Libri, stoffe,
monili. Frammenti di vita. Ho una grande collezione di bambole antiche,
più che una passione una necessità. Il mio guardaroba spazia dai primi
del 1900 agli anni ’80. Lo stile degli abiti vintage mi entusiasma, mi
riporta indietro nel tempo e mi fa sentire a casa. I viaggi sono un’
altra mia grande passione, il girovagare in balìa della curiosità.
Conoscere e osservare nuovi ritmi, tradizioni, costumi.
Quali sono le tue creazioni?
Sono passata dal confezionare abiti, a scolpire, per poi approdare
agli accessori. Pezzi unici realizzati a mano da me, frutto di
un’appassionata ricerca dei materiali e di un gusto che esprime
pienamente il mio carattere e la mia personalità.
Come nascono le tue idee?
La mia principale fonte di ispirazione sono le suggestioni
passate e presenti, la raccolta dei materiali in mercatini, soffitte, o
bauli. Le cose che scelgo prendono vita, si riconoscono sulla mia
scrivania e “decidono” di unirsi in una collana o altro. Sono convinta
che riconosciamo cose che ci sono appartenute, che tornano a noi sotto
nuove forme per raccontare storie diverse.
Dove trovare Tupi Tupi?
Tupi Tupi è un brand emergente, le mie creazioni sono spesso esposte
temporaneamente in alcuni negozi. Al momento per qualsiasi informazione o
vendita è possibile contattarmi privatamente o visitare la mia pagina facebook Tupi Tupi design. Spesso partecipo a fiere o eventi privati, ma non ho una piazza espositiva permanente.
Progetti per il futuro?
Il futuro non esiste, io vivo il passato e mi concentro sui giorni, cogliendo gli attimi fuggenti.
Costruire abbazie d’aria non mi risulta congeniale. Riverso le mie
passioni e la mia manualità artigianale nel mio lavoro, creando gioielli
unici, carichi di racconti. Il mio progetto per il futuro è poter
continuare a narrare…
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