Care mamme ci siamo anche noi papà. Si parla spesso e volentieri delle mamme 2.0,
di queste super chiocciole moderne, capaci di far tutto, accudire i
figli e pensare all’economia domestica. Mai si parla però dei papà. Chi
sono i papà moderni o, per par condicio, i papà 2.0?
Secondo una breve ricerca condotta dalla redazione di Moda e Style i papà 2.0 si discostano non poco dai genitori a cui siamo stati abituati noi, uomini tutta casa e lavoro,
presenti per i figli solo il fine settimana per la gita al parco o le
feste di compleanno. Oggi i papà moderni sono cresciuti e si dividono
spesso e volentieri i compiti con le mamme 2.0, mamme che al pari dei
papà lavorano e hanno poco tempo per casa e famiglia. Soluzione:
ricorrere alle baby sitter o ai propri mariti.
Tracciamo un breve identikit di questi papà
2.0. La buona notizia è che i papà ci sono. Ci sono sempre. Se la mamma
è impossibilitata, ecco arrivare in soccorso dei bambini il caro papà,
pronto ad accompagnare a scuola i figli o, all’occorrenza, andare a
prenderli. Ma veniamo all’aspetto più importante: alzi la mano chi può
affermare di aver avuto un padre in grado di cucinare, fare la lavatrice
o stirare. Oggi questi super mammi, scusate, questi super papà si sono
adeguati ai tempi moderni, imparando a gestire le attività domestiche. A
questo, però, c’è una spiegazione più che plausibile: rispetto a 20
anni fa, quando i figli maschi restavano in casa fino al giorno del
matrimonio, serviti e riveriti dalle mamme e non educati, non “imparati”
alle faccende domestiche, oggi la storia è cambiata: si va a vivere da
soli, si va a convivere e, forse, ci si sposa. Nel mentre la
collaborazione domestica è più o meno spartita a metà, salvo casi
eccezionali, casi dove però ci sono solo i papà (casa-lavoro-attività
ludica del week end).
I papà 2.0 sono più belli.
Diciamolo! Più curati, più sexy e più distratti… Se da un lato abbiamo
mamme attente alla forma fisica, in grado di tagliarsi degli spazi per
palestra e happy hour con le amiche, dall’altro abbiamo i papà che
strizzano l’occhio al fitness, gironzolano sui social e aprono blog,
si avete letto bene, aprono blog per sfogarsi o condividere le loro
passioni con il mondo genitoriale maschile. Poco tempo fa ci siamo
imbattute nel blog di un papà che si rivolgeva a una nota conduttrice tv
di programmi per bambini, esponendo da un lato tutta la sua ammirazione
per la giovane, dall’altro la esaltava per la sua immagine sexy e
accattivante, pur vestendo i panni di eterna lolita. In fondo cosa c’è
di male se resta una fantasia?
Il papà 2.0 è anche più attento alla funzionalità della casa.
Torniamo al discorso dei mestieri. Prendere in mano un ferro da stiro o
regolare la temperatura del forno un tempo sembrava pura eresia. Oggi
non solo sono in grado di aiutare in casa, ma diventano decisori primari
per l’acquisto di elettrodomestici e utensili. I papà 2-0 si informano e
cercano lo strumento più utile ai bisogni casalinghi. Quelli più bravi
poi sono in grado di fare anche dei piccoli lavori come riparare un tubo
dell’acqua o aggiustare una tapparella.
Ultimo ma non ultimo la cura dei bambini.
In particolar modo ci riferiamo al momento tragico-comico del cambio
del pannolino o della vestizione dei bambini, che sembra iniziare a fare
meno paura, anche se non abbiamo toccato l’eccellenza. Seppur con
qualche difficoltà o errori dovuti alla poca praticità, ai papà 2.0 non
manca nella borsa da lavoro un pannolino e delle salviette d’emergenza.
Anche per i compiti, una volta demandati alle sole mamme, è richieso
l’aiuto di papà. I papà stimolano la curiosità dei bambini e spesso si
rendono disponibile ad accompagnare i figli a mostre o attività
sportive.
Insomma, cari papà, oltre ad esseri i nostri eroi, ormai siete a tutti gli effetti i Re della casa!
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