Immaginate di entrare in un negozio,
trovare un articolo che vi interessa e non pagarlo. Nella maggior parte
dei casi vi arresterebbero, ma da
Passamano
a Bolzano, questo è concesso. Perchè, vi chiederete? Per combattere gli
sprechi, attraverso la donazione di oggetti che non si usano più,
evitando la loro inutile distruzione. Permettere, quindi, il riutilizzo
di cose superflue per qualcuno, ma necessarie per altri.
Moda e Style ha intervistato per voi
Alessandro Borzaga (nella foto che segue), ideatore e presidente di Passamano.
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Come e quando nasce Passamano?
Passamano nasce alla fine del 2011 da un gruppo di ambientalisti aderenti al movimento Decrescita Felice e al movimento Transition Town,
che si sono trovati per mettere in piedi un progetto controcorrente sul
territorio, stanchi e insoddisfatti della sola attività di
controinformazione o delle continue battaglie contro le opere
devastanti. Dopo aver preso in considerazione molte idee, decidiamo di
ispirarci a un format dei negozi gratuiti presenti in Austria e in
Germania, per aprirne uno a Bolzano. Io avevo la possibilità di mettere a
disposizione un negozio vuoto, con la sola condizione che venissero
pagate le spese condominiali.
Il 14 aprile 2012 abbiamo ufficialmente inaugurato Passamano, che ha
riscosso un’incredibile successo, grazie alla presenza di centinaia di
persone, che hanno donato oggetti di tutti i tipi, oltre a libri,
vestiti, giocattoli, piccoli elettrodomestici, articoli di elettronica e
molto altro.
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Come funziona per chi deve portare i suoi oggetti e chi è interessato a ritirare?
Da una parte ci sono donatori che svuotano le loro cantine o i loro
armadi, portando più o meno tutto quello che vogliono. Requisito
importante per noi è che l’oggetto donato sia in buono stato e non
obsoleto come per esempio i vecchi televisori a tubo catodico o computer
troppo datati, quindi non in grado di supportare l’attuale tecnologia.
Per il resto accettiamo di tutto, come cui vestiti, libri, suppellettili
casalinghi, giocattoli, articoli di elettronica e sportivi.
(
nella foto: Enrico Bassi, vice presidente, Alessandro Borzaga presidente, Andrea Gullotta segretario, Cristina volontaria)
E poi ci sono i visitatori…
Che possono ritirare fino a 5 oggetti. Oltre il quinto articolo è richiesta un’offerta di €0,50 a pezzo.
Cosa non si può portare?
Non avendo a disposizione una superficie molto estesa, non possiamo
accettare oggetti ingombranti come frigoriferi, armadi e divani perché
non c’è posto. Ogni tanto arrivano strani elettrodomestici degli anni 60
o 70 o apparecchiature elettroniche il cui utilizzo, a parer nostro, è
incomprensibile.
(Nella foto: Fatma Jabri, volontaria)
In che modo sostenete i costi e le spese del negozio?
Attraverso le offerte lasciate dai nostri visitatori.
Esistono altre realtà come la vostra in Italia?
Si, esiste un altro negozio Passamano a Caserta, identico al nostro, con lo stesso statuto e regolamento.
E’ possibile, se si come, aprire un negozio Passamano?
Certamente. Innanzitutto è necessario disporre gratuitamente di un
locale commerciale, donato da un privato o da un ente pubblico. Inoltre
bisogna organizzare il team di lavoro, di norma composto da 5/10
persone, tutte volontarie, perchè questa attività non prevede, per la
sua natura, un pagamento.
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Perchè avete creduto in questo progetto e quale obiettivo vi ponete nei confronti di chi si rivolge a voi?
Abbiamo creduto in questo progetto da un punto di vista ecologico,
perché è assolutamente necessario riutilizzare gli oggetti che sono
ancora in buono stato per evitare che vengono inceneriti, creando danni
all’ambiente. In questo modo entriamo in gioco noi, ritirandoli per
evitare che vengano distrutti o buttati. Crediamo inoltre nella
solidarietà, nella condivisione, poichè esistono molte persone, molti
nuclei famigliari che non possono permettersi di acquistare abiti, libri
ed elettrodomestici. Grazie al nostro progetto incoraggiamo il
riutilizzo di molti oggetti a persone meno abbienti. Passamano si è
rivelato anche un progetto di inclusione sociale, perché almeno la metà
dei nostri volontari sono donne straniere.
Grazie ad Alessandro Borzaga, per la
disponibilità. Moda e Style vi ricorda che potete seguire le iniziative
di Passamano sulla sua pagina Facebook.