Nottingham Forest,
uno dei 50 migliori bar al mondo, val bene la pena di aspettare 30
minuti sotto l’ennesima fitta pioggerellina che questa primavera ci sta
regalando; Il locale è di dimensioni modeste, ragion per cui l’ingresso è
regolato da alcuni steward previa attesa in loco, non è difatti
possibile effettuare prenotazioni né presentarsi in numerosa compagnia.
La prima cosa a scatenare la nostra curiosità è la divisa da chef nera
indossata dagli steward, seguita immediatamente dopo dall’arredamento
del locale in stile fusion… Un grande bancone bar che scopriremo essere
in parte vintage (top proveniente da
New York e facente parte, nientemeno, di uno dei bar del
Knickerbocker Hotel, dove leggenda vuole il barman “
Martini”
creò il famoso cocktail per l’appunto), circondato da arredi orientali,
caraibici e africani, molti dei quali provenienti da viaggi alla
scoperta di nuovi sapori. Una volta accomodate il menù si rivela una
scoperta sorprendente. Il Nottingham segue infatti una delle tendenze
più in voga sia in America che in Europa. Il Bar Chef…ed ecco svelato il
mistero delle divise.

Fusione tra tecniche della cucina e cocktail tradizionali, ovvero, utilizzo di ingredienti come gelatine, spray, essenze, glasse e l’utilizzo di attrezzi come il saldatore o l’omogeneizzatore danno vita al “
Bar Chef & Molecular Mixology“.
Ingredienti descritti con minuzia di particolari e consigli a latere
riguardo l’effetto della bevanda sul degustatore, fanno di questo menù
una bibbia che avventrici attente come noi non avrebbero potuto
apprezzare maggiormente; cocktail al collagene… Frutta con pepe rosa e
collagene di squalo; “sferificazione” cocktail che contengono delle
speciali “molecole” di liquore rigide all’esterno e liquorose
all’interno, che dire di “
Scent” cocktail abbinati a fragranze famose (
Gaultier,
Dolce & Gabbana..)
vaporizzati all’esterno di speciali bicchieri che convogliano i profumi
verso il viso del consumatore.. Qui ci fermiamo certe di avere già
solleticato ampiamente la Vostra curiosità!
Tra i molti, la nostra scelta è caduta su “
Pepper”
(Cocktail dessert-adatto per il dopocena, composto da Rum fuso con
cioccolato oppure da vaniglia con vodka russa, sulla cui superficie
viene macinato a mano del pepe scelto tra una selezione di 10 tipi , da
tutto il mondo, tra cui il raro pepe di Seztchuan o il pepe lungo
dell’Indonesia o ancora il pepe a coda del Vietnam), “
007 missione ad Hong Kong ”
(Cocktail vitaminizzato a basso tenore alcolico servito con uno
speciale kit contenente vino di prugne cinese, Mango disidratato e
vitaminizzato e una piccola caraffa di
birra allo Zenzero,
le istruzioni per la preparazione di questo drink da “agente segreto”
scritte su uno speciale supporto alimentare commestibile) e infine su un
Mojito alla nutella.
A questo punto, d’obbligo soffermarsi sulla celerità e cortesia del
servizio, atte a soddisfare i fortunati all’interno del locale e a
favorire gli astanti all’ esterno, nonché dell’ottima qualità dei
cocktail e degli stuzzichini serviti; nonostante il locale sia molto
intimo i ragazzi sono in continuo movimento, pronti a ritirare dal
bicchiere vuoto al tovagliolino usato col sorriso sulle labbra e la
battuta pronta e, naturalmente, a preparare e servire queste
spettacolari creazioni.
Il Nottingham e il suo staff vi aspettano in Viale Piave n°1, noi non mancheremo di tornarci!
Nessun commento:
Posta un commento