Un argomento molto serio, nato dalla
riflessione forse un po’ personale e doverosa, in seguito agli eventi di
cronaca, tragedie famigliari, con vittime, purtroppo, ancora una volta i
bambini.
Come trovare consolazione di fronte alla
morte di creature innocenti? Quale spiegazione, come giustificare, come
trovare la strada per andare avanti? Non è accettabile l’indifferenza,
perchè per nostra fortuna non veniamo toccati intimamente da queste
tragedie. C’è da chiedersi quale sia la radice di un simile male.
Depressione, più spesso gelosia, rifiuto alla vita. Si, Rifiuto alla
vita.
La cronaca degli ultimi giorni ci ha
messo di fronte a notizie tremende, famiglie spezzate, bimbi uccisi
senza ragione, perchè non esiste ragione o motivo per togliere la vita a
un essere umano. Da parte nostra emerge la medesima sensazione di
nausea e profonda tristezza per queste vittime e per il dolore con cui
dovranno convivere i sopravvissuti. Vite spezzate, vite interrotte;
perchè tutto resterà tragicamente fermo al momento in cui i loro cuori
hanno smesso di battere.
Quale amore può nutrire verso se stesso
chi compie azioni come uccidere? Non lo crediamo possibile;
l’insegnamento che molti di noi hanno ricevuto (cristiano o
semplicemente affettivo) insegna il perdono e a non giudicare il
prossimo, poichè, si dice, chi è senza peccato scagli la prima pietra…
Ebbene, ci chiediamo, pur cercando di abbracciare gli insegnamenti
ricevuti, non giudicare, perdonare, implica dimenticare o peggio ancora
ignorare avvenimenti che di fatto, fisicamente, sconvolgono la nostra
vita? Quante battute sprecate su un luogo comune attribuito di rito alla
Miss di turno “Vorrei la pace del Mondo” (altro argomento tristemente
attuale), concedeteci di poter dire che la pace andrebbe trovata
anzitutto in noi stessi.
Speriamo che possa trovare pace chi
convive con malanni dell’anima e sente di non avere più nulla a che fare
con la vita terrena, e per questo ritiene che chi gli è vicino debba
abbandonare questo Mondo; che riesca a trovare ragione chi accecato
dalla gelosia lascia che la furia lo possegga. Non abbiamo abbastanza
parole per spiegare ciò che sentiamo e cerchiamo di esprimere attraverso
un semplice articolo divulgativo. In maniera teneramente infantile,
forse, speriamo che l’Amore e la Comprensione siano la chiave di tutto, e
non ci riferiamo in questo caso all’amore tra uomo e donna. Che nessuno
debba più piangere per chi è mancato, strappato alla vita… E che
nessuno debba convivere con una colpa tanto grande. Utopia, forse,
perchè questo è il genere umano: homo homini lupus, ovvero l’uomo è un lupo per l’uomo. Forse, purtroppo, è proprio banalmente così.
Concluderò con una nota personale; ho
trascorso parte della giornata con la mia nipotina, di quasi tre anni,
il suo amore mi ha avvolta in ogni istante, mentre lanciava giochi per
tutta la casa e mi costringeva a guardare Peppa Pig o mi cospargeva di
cibo per baciarmi. E’ stata la cura per l’orrore impresso nella mia
mente, chiedendo in cambio, con i suoi modi da “pulce atomica”, solo di
essere amata a sua volta, accudita e aiutata a crescere.
Amare noi stessi per poter amare gli altri…
Luigi Rossi, Sulla panchina di Biolda, 1920-1922, olio su tela, 72 x 92 cm, Courtesy Galleria Bottegantica
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